5
Aug
2022

Il nuovo ordine mondiale: Il grande reset

Far credere alle persone che stanno soffrendo a causa di nemici occulti significa accrescere la loro confusione.

Senza tali nemici, avremmo forse risolto i nostri problemi? saremmo in pace?
Oppure, storicamente, è tutto un susseguirsi di lotte per il potere, di dominatori e dominati?

Questi “nemici” oggi, ci puntano i fucili? O utilizzando metodi, a volte anche grotteschi, ottengono Il consenso delle masse?

Dovremmo renderci conto che la maggior parte della gente non si sente affatto schiava e non sta invocando salvatori per la loro liberazione.

La verità è che le masse soffrono a causa della loro ignoranza, della loro disattenzione, della loro superficialità, della loro insensibilità e non certo per cause esterne. Quest’ultimo è il solo punto da enucleare se si vuole discutere seriamente la sofferenza umana.

Riflettiamo insieme sui gruppi rivoluzionari emergenti, salvo eccezioni, e sui contenuti da loro proposti, chiediamoci:
Cosa desiderano? Che idee generano negli ascoltatori?
È possibile che ciò che si propone come antidoto sia invece l’alimento della patologia?

Potrebbero far sorgere pensieri di questo tipo?

Noi siamo giusti, siamo sensibili, spirituali e oppressi. Se dipendesse da noi il mondo sarebbe migliore, quindi dobbiamo lottare, ribellarci, ribaltare la situazione e (novità) dominare questi che non comprendono. I più moderati invece direbbero: dovremmo condurre questi poverini, farli evolvere, guidarli, MA PER IL LORO BENE. (Molto familiare)

Riusciamo a comprendere come gli oppressi, lentamente, scivolano a sognare di diventare gli oppressori? Come ció che chiamiamo rivoluzione sia in realtà un banale avvitamento?

Quando riusciremo a vederlo abbandoneremo spontaneamente la ricerca di questo tipo di contenuti senza che nessuno ci dica cosa fare, poichè la visione stessa guiderà la nostra azione.

Vogliamo davvero andare a fondo alle questioni ?

Allora dobbiamo sforzarci di pensare da noi. Fate che l’articolo possa agire come un accensione che stimoli la nostra capacità di vedere direttamente i fatti e di muoverci in armonia con loro.

Vogliamo davvero andare a fondo alle questioni ?

Rendiamoci conto che oggi lo scopo occulto delle nostre aggregazioni non è risolvere la sofferenza, bensī quello di intrattenerci. Dovremmo ascoltare chi pone come tema centrale della propria comunicazione quello di illuminare le cause dell’ignoranza. Sapere che un conferenziere intelligente stimolerà l’intelligenza di chi ascolta e non lo farcirà di nozioni su eventuali nemici.

L’ascoltatore di una parola giusta sarà esortato a farsi carico della propria rabbia piuttosto che essere aizzato a proiettarla fuori di sè.

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